La domanda è: che cosa cerca veramente un viaggiatore? Che cosa spinge una persona a lasciare la propria casa i propri affetti per mesi o anni e a girare per il mondo senza nessuno?
Ovviamente la voglia di conoscere nuovi panorami e nuove culture, ma questo è scontato. Che cosa spinge una persona ad attorniarsi di sconosciuti con quali condividere spazi ristretti momenti critici scomodi e a volte dolorosi? Secondo me si cerca qualcuno con cui mettersi a nudo ed è più facile trovarlo avulso da ogni contesto, in un mondo in cui tutti quanti sono uguali, a prescindere dal titolo di studio o dalla macchina che hanno. Nei rapporti sociali cerchiamo sempre qualcuno con cui rispecchiarci qualcuno che fa vibrare delle corde speciali dentro di noi, ma nel nostro mondo bisogna passare per tanti livelli prima che qualcuno possa aver libero accesso alla nostra persona.
Tra viaggiatori non ci sono barriere di dress code, di quartieri cittadini o locali che si frequentano, si va subito al sodo, si cerca di capire se la persona davanti a noi è davvero interessante, la persona non quello che fa o rappresenta! Ed è per questo che finisci a parlare della tua visione religiosa o delle considerazioni sugli ulimi 10 anni della tua vita con qualcuno che magari incontri su un pullman con cui dovrai condividere le prossime 16 ore, e se poi hai la fortuna che quel qcn passi con te una settimana intera riesci a stringere un rapporto così profondo ed intimo che quando i vostri aerei prendono direzioni opposte senti una fitta di vero e proprio dolore alla bocca dello stomaco.
Ma dopotutto il mondo è tondo e i viaggiatori non smettono mai di esserlo e a volte, quando meno te lo aspetti le strade si incrociano ancora!
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