Oggi parlavo, virtualmente, con un mio concittadino a cui ho fatto un intervista per Viaggiare da soli e condividevamo le emozioni del “quando si torna” e lui mi ha detto una frase che mi ha molto colpita
“ma perché ci pensi ancora???? Quando si parte, non si puo’ più tornare indietro!”
Forse è vero, forse ha ragione lui, ci sono persone che non riescono più a tornare indietro e mi sa che io sono una di quelle. Ogni volta che sto per ritornare ho un sacco di buoni propositi e dentro di me dico “questa volta metto la testa a posto!” che tradotto significa: smetto di far preoccupare i miei di dove sono nel mondo e con chi, cerco un lavoro normale, mi fidanzo, mi sposo, faccio un figlio e riprendo a trascorrere le mie vacanze in Liguria! Bell’idea…peccato che è la vita di qualcun altro, o forse quella che avrei desiderato io, ma non la mia! Amo Roma, amo l’Italia, amo i miei amici, quando sono qui sono così felice di essere nata nel bel paese e di svegliarmi tutte le mattine nella città eterna, poi riprendo a fare quello che ho sempre fatto, locali aperitivi, vernissage e mi spegno dentro. Il grande limite della mia vita è che sono scissa, (lo sono in tante cose che sa solo la mia analista) ma a volte mi sorprendo da sola. Io sono una che va a tutti gli aperitivi fighi della settimana, che è sempre stata invitata alle feste più popolari, che indossa solo borse firmatissime, trucchi chanel e che fa i week end a Capri solo per andare a ballare, però sono la stessa che prende uno zaino 2 magliette, niente tacchi e gira il mondo da sola, dorme in ostello, in amaca, in tenda, mangia per strada perché costa meno e si sposta con i bus pubblici! Come è possibile che sia la stessa persona? Secondo me ho una gemella e mammà nn me l’aveva detto.
E come se la prima me, quella chiattilla (come si dice a Napoli), l’abbiano scelta gli altri, la mia famiglia, il mio contesto sociale, la mia città, e la seconda l’ho scelta io perché sposava la mia anima.
Ma non si può rinnegare una parte di se, è come rifiutare la propria identità, io ho sempre amato essere in quel modo, essere fighetta, ma ora lo faccio recitando, spero che continuando a fare quello che ho sempre fatto le cose riprendano a piacermi. Poi alla fine mi convinco che mi piacciono, perché sto con i miei amici e loro mi piacciono sempre, ma è così noioso dire idiozie ogni sera, fingere di ridere a delle battute idiote e poi quando ho la pessima idea di raccontare dei miei viaggi sentire commenti tipo “Bella! Sei stata 2 mesi in Colombia, divertita eh, provato la coca?” quando poi gli dico che non mi sono mai fatta una canna in vita mia e che in Colombia ci vado per fare trekking e fare couchsurfing nelle piantagioni di caffè, mi guardano come se fossi una tipa fuori di testa.
A volte, o forse dovrei dire spesso, mi domando che devo fare, quale è il mio destino. Forse non tutti sono nati per sposarsi e fare figli, forse ci sono delle persone che hanno un altro destino, un altro scopo e anche se io forse nn so proprio quale è , so solo che una forza dentro di me mi spinge a partire.
In viaggio si incontrano di sicuro persone interessanti, non dico che si incontrino persone migliori, quando sono fuori i miei amici mi mancano tantissimo, ma si incontrano persone che la pensano come te e soprattutto che ti vivono poco ed intensamente e malauguratamente questo a me piace. In realtà la cosa che più mi piace quando viaggio è camminare, vedere cose nuove, diverse, conoscere la storia che non ti raccontano sui libri, parlare con la gente del posto, pensare ogni volta di essere tanto fortunata per essere nata in Europa e vivere a Roma, ma allora perché poi non mi riesco a fermare?
😳
Io sono partito a giugno del 2008… Qui in Thailandia siamo ora nel 2555… E non sono ancora tornato…
Devo dire che ora la voglia di rivedere l’Italia c’è ma per poi ripartire… Sicuro… Come sei messa male, senza offesa, ovvio… Ti abbraccio!
Grazie per il “come sei messa male”! incoraggiante! 😳
mi risolleva leggere questo articolo. giravago da ormai piu’ di due anni, sono tornato da poco in italia costretto a restarci piu’ del perevisto per motivi “salutari”. fra un mese posso ripartire. per quanto riguarda le tue considerazioni mi sento nella tua stessa situazione. vorrei conciliare bene le “personalita” ma credo che non si e’ piu la stessa persona che si e’ lasciata alle spalle. quindi quando si torna si entra in conflitto con se stessi, con la persona che non c’e’ piu’, quella che avevamo lasciato e ci permetteva ancora di resistere nel posto dove ora e’ impossibile stare per nemmeno una settimana! il ritorno mi ha devitalizzato e spero presto di riprendere un po di spinta per partire di nuovo e tornare ad essere felice ed intraprendente come lo sono stato fino al momento prima di tornare. e se si potra’ tornare indietro lo sapremo solo vivendo! per ora credo che ho bisogno dei miei spazi…che piu o meno sono… il mondo! 😀 buona fortuna!