Come è strana la vita, ti ritrovi a parlare davanti all’oceano con qualcuno che conosci solo da poche settimane del senso della vita, di tutte le cose che hai odiato ed amato, di quello che significa Dio per te, e poi ritorni a casa, ed incontri la tua migliore amica, quella di sempre, quella che c’è sempre stata, che conosce i segreti della tua famiglia, che ti ha asciugato le lacrime quando lui ti ha lasciata, che era seduta a fianco a te al funerale di tua nonna..e …e l’unica cosa che le dici è che era emozionante camminare per il deserto di Atacama.
All’improvviso ti sembra una persona così distante e non credi sia interessata ad ascoltare quello che si pensa e come si cambia in 3 mesi da soli in Sudamerica, e che in realtà sia solo preoccupata di capire se sei tornata una persona diversa o sei sempre la stessa.
E allora tra le tante cose che ho imparato in questi mesi, credo che sia la prima volta che non riesco a condividere qualcosa di importante con qcn che amo, me lo tengo in fondo al cuore e scrivo subito una email a B., il mio compagno di viaggio!
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