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Cosa fare a Marsala in un giorno

Marsala, associazione di idee.. vino dolce da dessert!mercato del pesce di Marsala

Questo era il prima, il dopo:

Marsala, famiglia Florio, vino anche buono come aperitivo.

Io ho visitato più di 45 paesi, ma quando ho la possibilità di scoprire luoghi dell’Italia che non consoco, mi esalto. Mi sembra come un regalo inaspettato, e secondo me la cosa più bella del nostro paese è osservarlo fuori stagione.

Certo non avrei mai pensato di andare a Marsala il 28 di ottobre e trovare 30 gradi, ma non bisogna mai sottovalutare la Sicilia.

Secondo me ogni volta che si programma un viaggio nella costa ovest della Sicilia, si deve fare una tappa, rilassata, a Marsala.

Il centro sotorico della città, in alcuni punti è molto simile a Palermo, forse proprio per la vicinanza geografica, il tufo è la pietra che la fa da padrone, strade lastricate di marmo, porte che danno sul mare, chiese barocche aperte a tutte le ore.

Una chicca è di sicuro il mercato del pesce, mi hanno detto che nelle sere d’estate è aperto ed è popolato da baretti vari che offrono aperitivi e stuzzichini, io ci sono andata in ottobre quindi la sera era chiuso, ma la mattina seguente ci sono andata verso le 9, sembrava una scena di teatro. Stavo girando con la Nikon per scattare un po’ di foto, il pesce avrebbe fatto sognare ogni persona amante della cucina, poi un ragazzo che porgeva una spasella enorme di vimini intrecciata, piena di aragoste mi ha guardato e mi ha detto: “signorì ma la sapete usare” (riferita alla mia reflex). Poi altri pochi passi e mi si è avvicinato un signore sulla sessantina e mi dice: “lei è giornalista, vero? A noi ci chiamano i 2 Pavarotti del mercato, perché delle volte la mattina cantiamo e siamo i più bravi di tutti, dovrebbe scrivere di noi, l’ha già fatto la guida turistica (come se ce ne fosse solo una al mondo), lo sanno tutti a Marsala“. E quindi anche io parlo di loro.

Mercato del pesce di Marsala

I due Pavarotti del Mercato

L’esperienza più bella che si può vivere a Marsala, e soprattutto quella che mi ha fatto scoprire come sono ignorante in materia, è stata la visita alle Cantine Florio.

La cosa che rende tutto più magico è conoscere la storia della Famiglia Florio. Come sempre accadeva durante il nostro periodo borbonico, la famiglia Florio era una delle eccellenze del mondo dell’epoca. Originari della Calabria si sono spostati in Sicilia per commerciare spezie e poi da grandi imprenditori hanno ampliato il loro business. Agli inizi del 1800 gli inglesi che passavano per la Sicilia vollero portare il vino siculo oltre manica, e dato che il tragitto era lungo e travagliato, scelsero di aggiungere dell’alcool per permettere al vino di reggere il “trauma da viaggio”. Così nasce il marsala, vino, alcool e mosto. Ma il primo Marsala, quello originale, diremmo, non aveva mosto, quindi era secco, si usava per pasteggiare e soprattutto per gli aperitivi.

Cantine Florio

Enoteca Florio

Le cantine Florio aprono nel 1833 e diventano ben presto i produttori di Marsala più conosciuti del mondo, anche perché negli anni le visioni d’affari dei capi famiglia li hanno portati a diventare grandi armatori. Avevano 99 navi che raggiungevano ogni capo del mondo, dall’India a San Francisco, e spesso su queste navi viaggiavano grandi casse di vino Marsala. In 100 anni la famiglia Florio è diventata una delle più importanti del mondo, le sue cantine hanno visto ospiti illustri, come Garibaldi, Mussolini e Vittorio Emanuele, diciamo che mi sono piaciuti più i racconti legati all’eroe dei due mondi. La cosa divertente, soprattutto per gli amanti del marketing come me, è che potremmo dire che Garibaldi è stato il primo testimonial vinicolo della storia d’Italia. Ignazio Florio l0 ha invitato dopo l’unità d’Italia in una visita in cantina e ha creato una riserva a suo nome, chissà quali sono stati i volumi di vendita.

Cantine Florio di Marsala

Cantine Florio di Marsala

Credo che se scrivessi tutte le storie che ho ascoltato farei un post a prova di lettore, quindi quelle le lascio alle vostre orecchie una volta che sarete lì. Le cantine di portano indietro nel tempo, ci sono navate enormi, con botti che hanno marsala anche del 1939. Quando prenoterete la vostra visita, sarà inclusa (10€) anche una degustazione.

Sapete cosa è una degustazione emozionale?

La visita delle cantine ti fa sognare, storia, valore patri, pettegolezzi familiari, poi arte, passione, odore, prestigio; ad un certo punto si arriva in uno spazio enorme, con un tavolo super moderno lunghissimo, sormontato da lampade che scendono asimmentriche lasciando un gioco di luci suggestivo. All’improvviso parte una musica classica e una voce di donna, calma, calda, accogliente, che ti guida nelle degustazione. Il Marsala Terre Arse, secco, da accompagnare con del parmigiano, ottimo come aperitivo, il Targa semisecco, per un gusto più morbido, sposa bene il gorgonzola e infine il moscato Grecale, un classico da fine pasto, con un cantuccio alle mandorle. Dopo che la bocca vi si è impastata per benino, volete solo continuare a bere, o comprarne di nuovo per condividerlo a casa, come ho fatto io! Sono tornata con 3 bottiglie di Marsala in valigia!

Cantine Florio di Marsala

Sala degustazione Donna Franca

Dopo che il vino ha aperto il vostro stomaco, non allontanatevi troppo dalle cantine e dirigetevi verso il ristorante I Bucanieri.

Vi dico solo una parola: antipasti! C’è l’imbarazzo della scelta dal caldo al crudo. Polpette di tonno, timballo di melanzane, arancini di triglie, crostini caldi con pomodoro e bottarga, sarde fritte, ricciola fritta e per concludere l’estasi, l’apoteosi: un piatto di crudi! E che crudi: tartare di tonno, carpaccio di polpo, ricciola cruda, gamberi rossi, scampi freschissimi, pancetta di tonno con i capperi, tutto su un letto di mela verde intervallato da lamelle di carciofi! Come continuare dopo cotanta perfezione? Andate al banco dei pesci a fate il vostro gioco!

Ristorante i Bucanieri Marsala

I crudi dell Ristorante i Bucanieri Marsala

Il modo migliore per concludere il pomeriggio è sorseggiare un meritato caffè davanti alle saline di Trapani, nel baretto Mamma Caura di fronte ai mulini. Una volta li, meditate, su quanto è bella la Sicilia e su quanto troppo poco ci andiamo, almeno io!

Per dormire, Hotel Carmine è un ex convento, trasformato in residenza, in alcuni punti per mantenere il pavimento originale a  vista

Hotel del Carmine Marsala

Hotel del Carmine Marsala

hanno scelto di ricoprirlo con uno strato di cristallo. La pianta bassa dove c’è la zona in comune da l’idea di una casa di famiglia, accogliente con il suo enorme camino e un giardino stupendo dove fare colazione d’estate. Questo è un periodo che dimentico tutto in ogni posto che vado, questa volta ho lasciato i miei auricolari in camera, il giorno dopo ho chiamato per sapere se me li avevano trovati, il signore della reception mi ha detto che alla fine del suo turno sarebbe andato personalmente al servizio di poste private per chiedere quanto costava spedirmeli a Roma; alle 15.30 mi ha chiamato per chiedermi se volevo spedirli o meno! Questa si è attenzione al cliente, o direi proprio signorilità!

 

Saline di Trapani

Saline di Trapani

Saline di Trapani

Saline di Trapani

Cantine Florio di Marsala

Esterni delle Cantine Florio di Marsala

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2 commenti

  1. Per correttezza sarebbe opportuno precisare che quelle sono le saline di MARSALA e non di Trapani. Quelle di Trapani sono più a nord, oltre l’aeroporto e non hanno un panorama così suggestivo 😉

    • A direi il vero quando ci sono andata mi hanno detto che erano quelle di Trapani e io in effetti stavo andando in Aeroporto.

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