Uno dei quartieri che sicuramente si sta trasformando di più negli ultimi 10 anni è Testaccio.
È sempre stato un luogo di lavoro, di commercio direi, all’epoca dei romani era vicino al Porto Fluviale, il primo porto di Roma e potremmo dire che Testaccio era l’area dedicata allo smistamento merci, e trasferendosi le merci in otri, è nato una specie di cimitero degli otri ossia il: Monte dei Cocci. Una discarica dove si ammucchiavano tutte le anfore, giare e otri rotti, nei secoli è diventata una vera e propria collina. Arrivando da via Galvani la trovate sulla sinistra, ci sono punti in cui è possibile visitarlo e altri in cui è inglobata nei locali e ristoranti della strada.
Una 50ina di anni fa a Testaccio c’era il mattatoio, ancora una volta arrivavano le provviste di cibo per la città, queste usanze però hanno fatto si che il quartiere si degradasse molto e quando i piani urbanistici della città hanno capito che serviva recuperare zona ancora centrali, si è cercato di spostare le attività commerciali del quartiere e trasformarlo in zona residenziale. Il vecchio mattatoio è stato convertito a MACRO ossia il Museo di Arte Contemporanea di Roma, prevalentemente ospita esposizioni itineranti, però molte zone sono sempre aperte al pubblico, con installazioni permanenti come The Big Bamboo una meravigliosa scultura di bamboo che si può anche “scalare”.
Alle spalle del MACRO c’è La Città dell’Altra Economia, un polo solidale dove ci sono tantissime attività, prevalentemente educative, è anche un ottimo posto dove sbizzarrisri con la macchina fotografica dato che ci sono dei bellissimi graffiti.
Personalmente amo Testaccio in due momenti:
– Nel week end la mattina
Quando ti perdi tra le chiacchiere e non smetti mai di camminare. Se riesco ad organizzarmi con la prenotazione, mi piace fare il brunch al Ketumbar, uno storico locale romano che ora è diventato un buonissimo ristorante bio. Oltre alla varietà e alla creatività delle ricette, ci sono due cose che mi piacciono da morire:
- la zona archeologica, infatti ci sono diverse pareti illuminati con i resti del monte dei cocci, meraviglioso, quando ti ricapita di mangiare in un sito d’epoca romana;
- le attività per i bambini. Io nn ho figli, ma sono rimasta piacevolemnte colpita dall’idea che ha avuto Stefano, il proprietario, di creare una zona con delle animatrici che si prendano cura dei bambini mentre i genitori fanno il brunch. Considerando che molti miei amici hanno figli e nel week end pranziamo sempre tutti insieme, direi che è un buon compromesso e inoltre i bambini si divertono sicuramente di più che stare seduti ad un tavolo con tutti grandi.
– La notte fonda
Si perchè per tutti gli amanti della musica dal vivo, Testaccio è il quartiere perfetto, ce ne è per tutti i gusti dall’R&B, all’Undergound, al jaz alla musica latina. Peronalmente mi piace molto il Caruso che è uno dei pochi locali romani dove si suona musica cubana dal vivo e il Contestaccio, che ospita spesso diversi tipi di concerti, direi alcuni di nuove promesse della musica che possono piacevolmente stupirci.
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