Passeggiare, fotografare, andare in bicicletta, bere birra, ballare musica tecno, ci sono davvero mille cose che si possono fare a Berlino, ma parlando di musei, a parer mio ce ne sono 3 davvero unici, necessari per capire aspetti diversi, a volte complementari della storia tedesca. Trovate appartamenti in zone davvero centrali con Oh Berlin.
1. Pergamon Museum
per gli amanti della Turchia, forse anche a voi sarà capitato di arrivare a Pergamo, in Anatolia, speranzosi di osservare questa gloriosa città e scoprire, un po’delusi, che in realtà non c’è niente in loco, è tutto a Berlino. A primo acchito pensi che è un altro tesoro rubato alla propria terra,[come la Gioconda a Parigi] poi ascoltando la storia del museo, ti rendi conto che i tedeschi hanno deciso di trasportarlo a Berlino per proteggerlo, perché i turchi stavano smontando il sito archeologico per riutilizzare il marmo come materiale edile; insomma come si è fatto in Italia tra il XVIII e inizi del XIX secolo.
Oltre alla grandezza e magnificenza dell’Altare di Zeus, con incisa tutta la storia di Telefo, figlio di Eracle, antico fondatore della città. E’ conservata in perfetto stato la porta del Mercato di Mileto e la porta di Babilonia! Incredibile! mi sono quasi commossa! una struttura enorme, alta più di 6 metri completamente tappezzata di maioliche azzurre con disegni in rilievo e scritte in babilonese.
2. Museo della Topografia del Terrore,
si trova davanti ad un pezzo ancora visibile del muro di Berlino, nel luogo in cui un tempo era il quartier generale della Gestapo. Ovviamente più che un museo sono installazioni o meglio, è uno storytelling continuo, foto, testimonianze ritagli di giornali, di tutta l’epoca del terrore. Noi, almeno da lontano, siamo abituati ad associare il nazismo con il genocidio ebraico, ma purtroppo non è stato solo quello, è stato terrore diffuso, per tutti i tedeschi. Il museo ti testimonia cosa voleva dire avere un pensiero proprio, avere dei desideri, un’opinione, volersi innamorare ci qualcuno a prescindere dal partito d’appartenenza. I brividi si sprecano, la rabbia anche, vi consiglio di guardarlo in silenzio e possibilmente da soli, ognuno ha i propri tempi per cose del genere.
3. Museo del Muro di Berlino al Checkpoint Charlie
Premetto con il dire che secondo me è caro, 12€ mi sembrano un po’ troppi, comunque è molto interessante. Prima di entrarvi, pesavo testimoniasse la storia intesa come tutte le manifestazioni fatte in loco, dai murales di Keyth Haring alla visita di Kennedy, ma invece è, prevalentemente, un omaggio alle vittime. A tutti quelli che hanno cercato di scappare dalla Germania dell’Est. racconta le storie riuscite e anche quelle finite in tragedia di chi si è ribellato, di chi è morto per la libertà o per riabbracciare i propri cari. Ci sono le macchine con il doppio fondo dove le persone si nascondevano, i resti del kayak di chi ha deciso di attraversare la Germania pagaiando, o chi si è buttato in mongolfiera o chi con una specie di bungee jumping, insomma testimonianze disperate di chi non vedeva alternativa davanti a se. Davvero toccante.