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I Survived the Inca Trail

Ho fatto l’Inca Trail! Diciamo pure che ho modificato e riorganizzato tutto il mio itinerario sulla base di questo trekking. 42 km in 4 gg in un altitudine variabile dai 3400mslm ai 4200 mslm.

L’Inca Trail originale è abbastanza caro costa circa 500$ e va prenotato almeno con 3 mesi d’anticipo in bassa stagione, percui diciamo che la maggior parte dei viaggiatori zaino in spalla non lo fa e si concede un percorso alternativo. Quindi, primo punto a sfavore: è frequentato quasi esclusivamente da gringos! Soggetti decisamente poco interessanti che girano il mondo pensando ancora di essere i colonizzatori, con la presunzione di non imparare neanche una parola nella lingua locale; arrogandosi il diritto di farsi comunque sempre capire. Soggetti che sentono la mancanza del cibo cinese e pizza hat, che non mangiano con la gente del posto, che continuano a fare le sesse cose che fanno nei loro paesi anglosassoni ma con una longitudine diversa! (scusate lo sfogo!)

La cosa davvero apprezzabile dell’Inca Trail è l’organizzazione, per 16 partecipanti avevamo 22 portadores inclusi cuoco e aiuto cuoco. I portatores sono una delle figure che più mi ha colpito nel mio viaggio (dopo i minatori di Potosì). Solo da pochi anni esiste una regolamentazione sul loro stato lavorativo, diciamo che in Perù fino a meno di 10 anni fa era ancora presente la schiavitù! Queste persone trasportano correndo (nel vero senso della parola) uno zaino di solo 25kg (prima non era regolamentato) per le montagne a 4000mslm! In modo da montare il campo prima che i turisti arrivino. Montano e smontano l’accampamento, ti portano i tuoi bagagli perché noi occidentali sveniamo solo per la camminata, cucinano e ti servono! La guida ci ha tenuto a precisare che dormono in sacchi a pelo e non all’addiaccio come i muli, a certo dimenticavo, ovviamente loro indossano sandali!

Il primo giorno è bello non troppo difficile e con un paesaggio naturalistico vario, abbiamo incontrato solo una leggera pioggerella, neanche troppo fastidiosa.

Il secondo girono è allucinante!!! Dalle 5,30 del mattino alle 12:30 solo e dico solo scale in salita, scalini di almeno 30cm  con un altitudine crescente fino a 4000mslm; avete presente quanto poco ossigeno c’è? Ovviamente il tutto contornato da una acquazzone continuo e vento, diciamo che il cammino è nella foresta pluviale ma che con la pioggia e la nebbia diventa una nuvola bianca, praticamente stavo salendo una montagna immaginaria nella provincia di Brescia!

Dopo questa leggera passeggiata e persone con la bombola dell’ossigeno è arrivata la discesa! Rilassante, penserete voi?! Beh, immagina di scendere 2 ore di scale di 30cm nella giungla con l’erba e la pioggia torrenziale, direi per niente scivoloso! Nell’accampamento si regalavano ginocchia! Lato positivo è che la solidarietà con gli altri gruppi è diventata molto intensa e il tutto è sembrato leggermente meno duro.

Il terzo girono dicono tutti sia il più bello, e secondo me tutti hanno questa percezione perché nn c’è niente di peggio del secondo! Per fortuna la pioggia e la nebbia ci hanno accompagnato solo fino alle 12:00, poi per le restanti 7h di trekking c’è stato il sole! E finalmente si è visto il panorama, incredibile ci sono delle valli oltre la nebbia!! Il tramonto sulla valle di Machu Picchu è stato sensazionale, così anche la torta che ci hanno preparato per cena!

Il 4 girono ringraziando il celo non pioveva, così la nostra sveglia alle 3:45 a.m. ci ha consentito di vedere una bellissima alba ed arrivare a Machu Picchu alle 7:30!!! Finalmente stavamo raggiungendo il nostro agognato obiettivo e devo dire che c’era una notevole eccitazione trai 500 corridori del inca trail! Superata la puerta del sol, l’emozione è stata forte! La foto da cartolina l’abbiamo fatta, anche quella di gruppo, con un gruppo di cui non gliene fregava poi niente a nessuno! Ma la cosa più bella è stata scendere verso Machu Picchu sedersi su una terrazza e osservare, osservare quella città sperduta che ogni viaggiatore sogna di raggiungere una volta nella vita e che tutti vorrebbero incontrare percorrendo il camino sacro!

Beh non ho ancora capito se lo consiglierei …forse a qualcuno si ;-), ma sicuramente è stata una forte sfida per il mio corpo e sono fiera di esserci riuscita senza neanche troppi dolori!

La cosa principale è che un giorno, nel prato grande, racconterò ai miei nipotini che la nonna ha fatto l’Inca Trail da sola sotto la pioggia, e mi auguro che sogneranno con me!

 

 

7 commenti

  1. NON POTEVO NON SCRIVERE !!! wow mi hai commossa!!!! bellissimo racconto!! e sono felicissima che ti sia piaciuto il mio amato Peru!!! besos !! 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂

  2. Francesca Di Pietro (@chetiporto)

    Hai visto quante cose ho scritto sul Perù,lo amo tantissimo!

  3. Ciao Francesca,

    mi sono emozionato solo a leggere…!

    Sono stato a Machu Picchu nel Giugno 2011 e il solo ricordare il trekking da Aquas Calientes a Machu Picchu mi fa venire la pelle d’oca…

    Uno dei miei prossimi viaggi sarà quello di tornare lì e fare l’INCA TRAIL… sarà da morire, lo so, ma contemporaneamente non oso immaginare che soddisfazione e il senso di libertà che darà questa avventura!

    Grazie per aver condiviso la tua esperienza con il mondo intero!:)

    un abbraccio!

  4. 😆 Ciao Francesca non potevi descrivere meglio il Cammino Inca,leggendo il tuo racconto mi sono tornati alla mente quei fantastici 4 giorni di pura libidine masochista infatti anche io con mia moglie e le mie figlie lo abbiamo letteralmente affrontato.Una esperienza come dici tu indimenticabile e pensa che l’eta’ delle mie figlie era di 3 e 7 anni,chiaramente la piccola ha viaggiato sulle spalle di un portatore mentre la grande(si fa’ per dire)lo ha percorso completamente con le sue gambe.Non so’ tu ma io per farla completa dopo la visita della citta’di Machu Picchu ho anche affrontato le scalinate verticali di Huayna Picchu.Grazie per avermi rimembrato quei 26 giorni in Peru’e non si sa’ mai un giorno ci incontreremo su un sentiero dell’Himalaya.

  5. 😆 con questo hai superato tutti noi,hai una volontà di ferro!

  6. “Francesca,
    complimenti sei stata bravissima! Io non ce l’avrei mai fatta…non fosse altro che pr le mie ginocchia malate! Ma grazie a te è come se fossi stata lì anch’io in questa impresa… direi che dovresti scrivere più dettagliatamente questa bella esperienza e farne un bel racconto da dare agli amici e soprattutto ai tuoi nipotini come regalo da parte della loro nonnina!!!”

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